La beta hcg è l’ormone che viene ricercato per stabilire se è in atto una gravidanza. Vediamo come variano i suoi valori e cosa c’è da sapere al riguardo.
Nel test di gravidanza, sia sulle urine che sul sangue, viene effettuata la ricerca di un ormone, la beta HCG, i cui valori aumentano in seguito all’impianto dell’embrione. La gravidanza è un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti sia a livello fisiologico che mentale per la futura mamma. Per questo motivo non ci si deve preoccupare se si hanno sbalzi d’umore in questo periodo, che sono da ricondurre soprattutto agli ormoni.
Oltre alla beta gonadotropina corionica ci sono altri ormoni responsabili della preparazione del corpo al cambiamento necessario per accogliere una ‘nuova vita’ al suo interno. Vediamo a cosa serve l’esame della beta hcg e come variano i suoi valori.
Test beta hcg: come cambiano i valori
Subito dopo l’impianto dell’embrione la produzione di beta gonadotropina corionica serve a stimolare la produzione di altri ormoni, tra cui il progesterone, che contribuiscono a favorire il processo della nidazione. Dopo che l’embrione si è formato, infatti, questo andrà a impiantarsi nella parete dell’utero in un processo che dura qualche giorno.
Gli ormoni non sono solo coinvolti nel processo di annidamento, ma andranno a influenzare tutto il periodo della gravidanza. In particolare per quanto riguarda la beta HCG i suoi livelli andranno ad aumentare per tutto il primo trimestre.
Nelle prime sei settimane circa si avrà un raddoppio dei valori di beta gonadotropina corionica ogni tre giorni circa. I valori poi inizieranno a diminuire gradualmente dopo la sedicesima settimana per poi scomparire del tutto nei 2 o 3 giorni successivi al parto.
Nel caso di gravidanze extrauterine, invece, si avranno valori di beta hcg più bassi rispetto al normale e anche il loro incremento sarà più lento.
In ogni caso l’aumento di questo ormone, nelle prime fasi dopo il concepimento, lo rende il candidato ideale per identificare l’inizio della gravidanza.
Le prime fasi della gravidanza sono accompagnate anche da altri sintomi comuni, come la comparsa delle perdite da impianto, ma queste da sole non possono rappresentare una conferma. Per questo motivo, il metodo più efficace per accertarsi dell’inizio di una gravidanza è proprio la ricerca di questo ormone, vediamo quindi come si effettua.
L’esame di ricerca della beta hcg
In realtà l’ormone della beta gonadotropina corionica non è l’unico a essere importante nel periodo della gravidanza. Esso infatti appartiene alla stessa famiglia di ormoni implicati nell’ovulazione, ovvero l’FSH e l’LH.
Questi tre ormoni fanno tutti parte delle gonadotropine, ma mentre l’FSH (ormone follicolo-stimolante) e l’ormone luteinizzante (LH) vengono prodotti dall’ipofisi, la beta gonadotropina corionica è prodotta dalla placenta.
I valori di beta hcg si riscontrano dapprima del sangue e poi, visto che l’ormone è eliminato attraverso le urine, anche in queste. Per questo motivo è possibile dosare i valori di questo ormone sia con un prelievo sanguigno che attraverso le urine.
I classici stick per effettuare il test di gravidanza direttamente a casa propria, si basano proprio sulla ricerca di questo ormone in un campione di urine.